Onorevoli Colleghi! - È ormai acquisito come le tecnologie dell'informazione costituiscano un fattore primario e abilitante dello sviluppo e dell'innovazione economica e sociale.
      L'Unione europea, con il Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, si è posta l'obiettivo per il 2010 di «un'economia basata sulla conoscenza più dinamica e competitiva del mondo, capace di una crescita economica sostenibile, con posti di lavoro migliori e più numerosi e con maggiore coesione sociale».
      Un obiettivo così ambizioso non può prescindere da una conoscenza diffusa e approfondita delle tecnologie dell'informazione a vari livelli di competenza: da quella richiesta a chi si limita ad utilizzare gli strumenti informatici per il suo lavoro a quella richiesta a chi esercita le funzioni di esperto e di progettista di sistemi informativi.
      Per la criticità che tali competenze assumono nella società dell'informazione e della conoscenza, è necessario renderle identificabili e riconosciute sia dal mondo delle imprese che della pubblica amministrazione, facendo capo a standard di livello europeo.
      Come già avvenuto per la moneta unica, la convergenza verso modelli di riferimento comuni rappresenta, oltre che un obiettivo di evidente razionalizzazione, un mezzo per favorire la circolarità delle qualifiche professionali e per avvicinare concretamente gli ambiziosi obiettivi fissati dall'Unione europea.
      La presente proposta di legge si prefigge di compiere un passo decisivo nella direzione dell'identificazione e del riconoscimento delle competenze cruciali per la

 

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«società dell'informazione», assumendo come riferimento i programmi di certificazione del CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies).
      Le ragioni di questa scelta possono riassumersi nei termini seguenti:

          1) il CEPIS è la federazione delle associazioni informatiche europee e, come tale, rappresenta una comunità professionale di oltre 300.000 esperti del settore;

          2) il CEPIS è un ente senza fini di lucro come lo sono tutte le associazioni nazionali che ne fanno parte. In Italia, il CEPIS è rappresentato dall'Associazione italiana per l'informatica ed il calcolo automatico (AICA), ente di carattere culturale, che, insieme alle consorelle inglesi e scandinave, ne è stato membro fondatore nel 1987;

          3) i programmi di certificazione del CEPIS sono impostati in maniera rigorosamente neutrale rispetto all'offerta di prodotti e di servizi informatici;

          4) il CEPIS è il promotore della «Patente europea di guida del Computer» o European Computer Driving Licence (ECDL), che si è largamente imposta in Europa e nel mondo tra l'utenza di personal computer, nonché del programma European Certification of Informatics Professionals (EUCIP), per i professionisti del settore;

          5) i programmi del CEPIS sono stati sostenuti finanziariamente al loro avvio dalla Commissione europea.

      Il riconoscimento ufficiale di tali programmi che, nel nostro Paese, fanno capo all'AICA, l'associazione che ha promosso con grande successo la certificazione ECDL, avrà come conseguenza, in analogia a quanto avvenuto proprio con la «patente», di razionalizzare le attività di formazione del personale degli enti privati e della pubblica amministrazione centrale e periferica, dovendo essa adeguarsi a sillabi di competenza definiti e controllati a livello europeo.
      Il rilascio delle certificazioni da parte dell'AICA avviene sulla base degli standard definiti dai programmi europei per quanto attiene l'organizzazione e le strutture delle sedi di esame, le competenze del personale e le procedure di erogazione degli esami.
      Le prove di esame sono effettuate presso sedi private o pubbliche, accreditate dall'AICA. Un sistema centrale automatizzato per la gestione dell'organizzazione delle sessioni di esame consente il monitoraggio delle attività di tali sedi. Le prove di esame sono di norma effettuate tramite uno specifico prodotto software che garantisce l'imparzialità nella valutazione dei risultati.
      Il rispetto dei requisiti per quanto riguarda la qualità delle sedi di esame accreditate e delle procedure per l'effettuazione dei test sono oggetto di monitoraggio costante da parte dell'AICA, anche con l'utilizzo di un corpo ispettivo che verifica, con ispezioni senza preavviso, il rispetto degli standard formalizzati in appositi documenti.
      Il personale dei centri accreditati è oggetto di formazione e di certificazione da parte dell'AICA.

 

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